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La data 1696 si riferisce all'anno in ci i Fratelli Grifoni di Pagliericcio
lo riacquistarono dalla comunità di C.S. Niccolò.
Nel passato i molini appartenevano alle Signorie e alle Congregazioni.
Fino al 1877 funzionava una sola macina azionata da un "rotone" verticale.
Poi fu ristrutturato, vennero aggiunti due palmenti: la ruota idraulica verticale fu
sostituita con ritrecini in legno di quercia, prendenti acqua dal torrente Solano.
L'acqua percorre il canale fino ad arrivare alle bacchette del molino, aprendo
il passaggio all'acqua dalle paratie si da il movimento alle pale di legno collegate
al ritrecine che a sua volta è collegato alla macina mobile.
Così si macina ogni tipo di frumento, in particolare il grano che dopo la macinazione
viene trasportato mediante una vite senza fine al "buratto" che separa la farina
da tutte le altre parti del grano quali il tritello, la crusca, ecc. Il molino svolge un'attività
per l'intero anno per quanto riguarda il grano e gli altri cereali; il granoturco viene
macinato da settembre, mese di raccolta, fino a marzo
per le castegne si va da novembre a fine gennaio